venerdì 10 febbraio 2012

Un’offerta di salvezza



Questa volta il mio acquisto casuale mi ha permesso di scoprire un piccolo capolavoro. La prima cosa che mi ha spinto a comprarlo è stato il titolo “Una scrittura femminile azzurro pallido”. Sufficiente per me che amo le lettere, la carta, e tutto quello che di terribilmente melenso queste cose portano con sé. Poi, la copertina, con tanti piccoli fiori. E, infine, la dicitura “grandi romanzi d’amore”. Confesso che l’autore, Franz Werfel, non mi diceva assolutamente niente.

A parte il titolo, il resto rientra sicuramente nel marketing, tutto a discapito di un libro stupendo, una scrittura che ti tiene con il fiato sospeso pagina per pagina tanto che non riesci a smettere di leggere. Io, infatti, l’ho letto tutto d’un fiato.
Perché? Perché nella vita di ognuno di noi che sembra procedere tranquilla, senza scossoni, arriva una lettera, magari non azzurra, che, improvvisamente, cambia il senso di tutto quello che stiamo facendo. Rimette in discussione scelte, ci fa confrontare con il nostro passato, ci fa vedere le persone intorno con un occhio diverso e, per un breve istante, ci fa desiderare di essere qualcun altro. Per Leonida, il protagonista del romanzo, alto funzionario della pubblica amministrazione, marito di una ricchissima ereditiera, integrato nella ricca società viennese dei primi anni trenta del Novecento, a cambiare il corso della sua vita è una lettera con “Una scrittura femminile azzurro pallido” .
Come rendono poco merito ai libri le trame. In fondo, cosa potremmo dire delle vicende di Leonida, tutte racchiuse nell’arco di una giornata? Che si può pensare di essere padri di un figlio che non sapevamo di avere, un figlio con una parte di sangue ebreo, per giunta, in un momento in cui essere ebrei non è per niente conveniente. Che, per quel figlio, da bravo padre, si sarebbe disposti a mettere in discussione tutto: la carriera e il matrimonio, confessando l’infedeltà alla ricca e innamorata moglie; una vita agiata conquistata dopo anni di assoluta povertà e le proprie idee antisemite. Insomma, ricominciare tutto daccapo.
Si può tirare un sospiro di sollievo alla scoperta che si è trattato di un semplice equivoco, tornare nei ranghi  ma “Leonida sa con chiarezza indicibile che oggi gli è stata inviata un’offerta di salvezza, oscura, sommersa, irresoluta, come tutte le offerte di questo genere. Sa di non essere stato capace di raccoglierla. Sa che a questa non faranno seguito altre offerte




1 commento:

  1. In libreria ho quei libri lì, proprio quella edizione. Quant' dura competere con i grandi editori impongono prezzi che il povero libraio non riesce a sostenere. Libro che cercherò, quello che hai cosigliato. Ciao

    RispondiElimina