Questa volta il mio acquisto casuale mi
ha permesso di scoprire un piccolo capolavoro. La prima cosa che mi ha spinto a
comprarlo è stato il titolo “Una scrittura femminile azzurro pallido”.
Sufficiente per me che amo le lettere, la carta, e tutto quello che di
terribilmente melenso queste cose portano con sé. Poi, la copertina, con tanti
piccoli fiori. E, infine, la dicitura “grandi romanzi d’amore”. Confesso che
l’autore, Franz Werfel, non mi diceva assolutamente niente.
A parte il titolo, il resto rientra
sicuramente nel marketing, tutto a discapito di un libro stupendo, una
scrittura che ti tiene con il fiato sospeso pagina per pagina tanto che non
riesci a smettere di leggere. Io, infatti, l’ho letto tutto d’un fiato.
Perché? Perché nella vita di ognuno di
noi che sembra procedere tranquilla, senza scossoni, arriva una lettera, magari
non azzurra, che, improvvisamente, cambia il senso di tutto quello che stiamo
facendo. Rimette in discussione scelte, ci fa confrontare con il nostro
passato, ci fa vedere le persone intorno con un occhio diverso e, per un breve
istante, ci fa desiderare di essere qualcun altro. Per Leonida, il protagonista
del romanzo, alto funzionario della pubblica amministrazione, marito di una ricchissima
ereditiera, integrato nella ricca società viennese dei primi anni trenta del
Novecento, a cambiare il corso della sua vita è una lettera con “Una scrittura femminile azzurro pallido”
.
Come rendono poco merito ai libri le
trame. In fondo, cosa potremmo dire delle vicende di Leonida, tutte racchiuse
nell’arco di una giornata? Che si può pensare di essere padri di un figlio che
non sapevamo di avere, un figlio con una parte di sangue ebreo, per giunta, in
un momento in cui essere ebrei non è per niente conveniente. Che, per quel
figlio, da bravo padre, si sarebbe disposti a mettere in discussione tutto: la
carriera e il matrimonio, confessando l’infedeltà alla ricca e innamorata
moglie; una vita agiata conquistata dopo anni di assoluta povertà e le proprie idee
antisemite. Insomma, ricominciare tutto daccapo.
Si può tirare un sospiro di sollievo alla
scoperta che si è trattato di un semplice equivoco, tornare nei ranghi ma “Leonida
sa con chiarezza indicibile che oggi gli è stata inviata un’offerta di
salvezza, oscura, sommersa, irresoluta, come tutte le offerte di questo genere.
Sa di non essere stato capace di raccoglierla. Sa che a questa non faranno
seguito altre offerte”
In libreria ho quei libri lì, proprio quella edizione. Quant' dura competere con i grandi editori impongono prezzi che il povero libraio non riesce a sostenere. Libro che cercherò, quello che hai cosigliato. Ciao
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